
Luke inizia un percorso che mai pensava consciamente di poter fare e da subito si rende conto che ciò che ha davanti va ben oltre la semplice sfida relazionale con le ragazze. Ad un livello del quale è consapevole da vita al Test per cambiare le carte in tavola e per iniziare finalmente a vedere cambiamenti, di qualsiasi tipo, nel rapporto con le ragazze fino a quel momento caratterizzato da difficoltà che non hanno mai rappresentato uno specchio fedele della bellezza interiore di Luke e delle sue reali potenzialità.
Quando il venerdì sera prima dell’inizio dell’esperimento ne parla con i suoi amici prevalgono sensazioni come frustrazione ma anche curiosità per vedere come si evolverà il tutto nel corso del tempo riuscendo sempre più ad accedere a quella diversa modalità di vita che ha sempre sentito dentro di se.
Sin dalla nascita Luke ha percepito dentro se stesso un’alternativa in termini di approccio alla vita che però finora non è mai riuscito a concretizzare nella sua vita quotidiana e queste è una delle cose che l’ha sempre limitato nel riuscire a spiccare il volo.
Nonostante le difficoltà non ha mai desistito sentendo che la chiave di volta era sempre a portata di mano, dentro se stesso, al di la delle maschere illusorie create dalla mente per proteggerlo in base ad esperienze del passato.
Questo suo sentire diverso rispetto a quello della maggioranza l’ha sempre, consapevolmente o meno, a voler crearsi una vita che rispecchiasse la sua interiorità alimentata dal suo cuore sempre molto forte nel pulsare energicamente dentro se stesso.
Forse non ne è ancora pienamente consapevole quel famoso venerdì sera quando parla con gli amici, ma nel creare il Test mette in moto forze oscure molto potenti che lo catapulteranno verso la vita che sempre meritato nonostante le difese fittizie della mente che lo hanno bloccato in un pantano esistenziale difficile da sostenere nel lungo periodo.
Ad un livello più superficiale Luke si adopera per generare un cambiamento radicale, qualunque esso sia, mentre ad un livello più sottile la sua parte più sensibile e autentica si risveglia pronta ora a prendere le redini di una vita che deve procedere in una direzione diversa rispetto al passato.
Si creano quindi più sostrati in termini di esperienza che Luke va a vivere dove le sfide, ora vinte, con le ragazze rappresentano solo una parte dell’insieme che si va a delineare sempre più chiaramente di fronte a lui in termini di prova animica sempre più vitale da superare per cominciare a provare tutto quello che in passato si è inconsciamente precluso.

Un semplice gioco iniziato quasi per scherzo dopo qualche birra un venerdì sera da vita ad una serie di cambiamenti radicali che spingeranno il nostro protagonista a procedere sempre più spedito verso una vita più autentica poiché riflesso di istanze interiori che ora trovano modo di manifestarsi senza che meccanismi di difesa più o meno inconsci blocchino tutto.
Le ragazze che Luke riuscirà a frequentare non sono quindi il punto di arrivo e lui stesso se ne renderà presto conto e saranno invece solo il punto di passaggio per un cammino appena iniziato che lo porterà sempre più in profondità dentro se stesso per sciogliere tutti quei blocchi che troppo spesso hanno imbrigliato la sua vera essenza mascherata da una mente fin tropo “premurosa” e forte nel tenerlo al sicuro.
In realtà questa falsa sicurezza nel migliore dei casi si tramuta sempre in una vita spenta e priva di sfumature emotive che Luke percepisce dentro se stesso e nel peggiore dei casi diventa una gabbia più o meno buia dalla quale diventa difficile fuggire per sentisi finalmente vivi.
Luke dovrà trovare dentro se stesso tutto quello di cui ha bisogno per innalzarsi al di sopra del vecchio se e avrà successo in tutto questo rendendosi conto, ancora una volta, che i limiti mentali sono sempre e solo illusioni poste per proteggerlo, incatenandolo invece ad un’esistenza che sente non essere la sua.
Gli occhi delle ragazze come la Giulia e la Chiara gli rimanderanno sempre la sua stessa profondità dalla quale lui ha perso il contatto tempo prima primariamente per esperienze di un passato a volte forse troppo dolorose rispetto alle sue reali capacità di sopportazione.
Ciò che quindi avviene nella scuola serve prima di tutto scopi ben più alti rispetto alla “semplice” frequentazione con delle ragazze che comunque costituisce per Luke una novità molto potente che gli permette di vivere a cuore sempre più aperto emozioni che in passato aveva solo immaginato o visto in un qualche film.
Ciò che non era reale lo diventa ben presto e questo per il nostro amico è già una prima fondamentale vittoria che gli permette di rafforzarsi in vista delle vere sfide che lo attendono non esternamente, ma nella sua interiorità più profonda e libera da condizionamenti che in passato, sempre, l’hanno limitato per non dire bloccato del tutto.
La forza promotrice del vero cambiamento non sarà da ricercare nella mente ma nel proprio cuore che, ora sempre maggiormente ascoltato, pulserà sempre più forte per farsi sentire perché la mente possa cominciare finalmente a rilassarsi lasciando andare il controllo di una vita vissuta troppo spesso in maniera fin troppo razionale rispetto al fuoco che Luke stesso ha sempre sentito ardere in lui.

Un fuoco prima di tutto animico che trascende ogni definizione e che va oltre ogni esperienze che lui possa vivere poiché il punto non è neanche più costituito dal raggiungere una meta quanto dal rendersi conto che tutto quanto vive gli serve per andare oltre, sempre oltre se stesso verso una frontiera non esteriore ma custodita dentro al proprio cuore che è allo stesso tempo il punto di partenza e di arrivo per una vita che, in quanto gioco al quale prendere parte, è il vero Test per la sua anima impegnata in sfide vitali che rappresentano un ritorno a casa da tempo desiderato in maniera sempre più imprescindibile.
La Giulia e la Chiara saranno fidate compagne di Luke perché lui possa percorrere con fiducia, anche se a volte con fatica, un percorso di ricoperta di ciò che è sempre stato ma che per motivi più o meno a lui consci, ha dimenticato spesso “costretto”, anche se forse solo da se stesso, ad interpretare un ruolo che non gli apparteneva.
