
Tutto ha inizio, per Luke, una sera di fine ottobre quando nella solita pizzeria nella quale lavora la Veronica, le cose cambiando radicalmente rispetto alla solite routine che imprigiona il nostro protagonista. Le abitudini sono consolidate e prevedono quella sera la solita pizza da asporto nel solito posto sempre per replicare un qualcosa di certo in attesa di iniziare realmente a vivere.
La pizza è sempre quella e non rappresenta il vero motivo per cui Luke va sempre in quella pizzeria. Per quanto possa sembrare strano, la Veronica è l’unico vero motivo per cui Luke stesso si reca fin troppo spesso a prendere la solita “Ally” da portare via. L’illusione è che si aspetti il momento giusto per provarci o anche semplicemente per dirle qualcosa di carino e divertente, cosa che a volta avviene, ma in tutti i casi non si va mai oltre un certo punto.
Luke non sa neanche se valga la pena provarci in pizzeria in mezzo al casino mentre lei lavora quindi si limita ad uno scambio di battute alla cassa per poi ammirare la Veronica al lavoro a debita distanza, sempre cercando di non fare la figura di quello strano.
I lunghi capelli neri legati sopra la testa e la profondità dei suoi occhioni scuri sono ciò che calamita l’attenzione di Luke e che gli permettono di risvegliare in lui emozioni ormai assopite da troppi anni.
Luke è consapevole che troppo volte tende ad idealizzare le ragazze mettendole quasi sul piedistallo come se fossero di più rispetto alla loro autentica natura umana, ma ciò nonostante qualcosa dentro di lui lo porta a volerlo fare, quasi del tutto consciamente, perché ne sente il bisogno. Forse tutto questo sentire deriva semplicemente dalle ragazze che gli fanno da specchio per parti di se che ha abbandonato in passato ma al netto dia gusto dinamica del quale Luke stesso può essere consapevole, vuole comunque poter sentire che vi possa essere altro.

Inutile considerare che tutto questo può portare fin troppo facilmente a delusioni a volte addirittura prima che una relazione con una ragazza possa iniziare ma si sa, non siamo esseri razionali e spesso le forze oscure che ci guidano hanno un potere troppo forte su di noi. Luke sente tutto questo dentro di se e per qualche ragione che deve ancora indagare, si lascia trasportare perché, forse consapevolmente, preferisce una falsa o presunta tale illusione che una dura e fredda realtà.
Ecco che quindi quella sera di fine ottobre quando il nostro protagonista è immerso nei soliti dubbi esistenziali, tutto cambia ma in modi del tutto inaspettati e imprevisti.
Luke sarà pronto per questa ulteriore sfida?
Solo il dipanarsi della storia nell’ambito di questa avventura fuori dagli schemi che fonde tematiche spirituali e di crescita personale, potrà decretare il risultato finale. Il successo consiste nell’affrontare tutto queste difficoltà a testa alta senza arrendersi consapevole che qualcosa di più alto e profondo lo sta guidando verso il vero se. Ancora una volta le ragazze rappresentano una guida perché Luke possa risvegliare dentro se stesso ciò che era assopito e dormiente per un passato a volte troppo difficile.
Le maschere indossate su base quotidiana non gli permettono di andare oltre una realtà che potenzialmente offre tutto ma che all’atto pratico risulta troppo limitata rispetto al valore che Luke stesso sente dentro se stesso. La Veronica, con il suo femminile spirituale ben incarnato, rappresenta la musa che ispira Luke nell’innalzarsi al di sopra dei propri limiti auto-imposti in un percorso di crescita personale che non ha eguali.

Nulla sarà scontato e prevedibile e tutto sarà assolutamente alternativo rispetto alla classica relazione tra ragazzi e ragazze che troppo spesso risulta fin troppo superficiale nel generare un cambiamento dentro se stessi. Durante il cammino Luke si chiederà a più riprese se tutto quello che vive è reale e come poterlo affrontare ma tutto questo proprio nel momento in cui starà superando con coraggio innumerevoli sfide esistenziali che il suo cuore vuole vincere a qualsiasi costo.
Il femminile in senso spirituale della Veronica serve a Luke stesso per ritornare a casa trovando di nuovo dentro se stesso quella connessione con il proprio femminea smarrita da tempo per sopravvivere in un contesto troppo spesso privo di una reale ricchezza relazionale.
Luke scoprirà come la mente l’abbia protetto sino ad oggi per poterlo fare sopravvivere e a volte vivere nell’ambiente in cui è cresciuto e raggiunge la consapevolezza che è ora di lasciare andare una modalità di vita che per quanto l’abbia protetto in passato, ora risulta troppo limitante.
Sarà quindi il proprio cuore la successiva frontiera per poter varcare soglie esistenziali che fino ad allora non conosceva sempre mano nella mano con la Veronica, a volte letteralmente e a volte metaforicamente. Nei profondi occhioni scuri della Veronica Luke troverà e scoprirà se stesso riflesso in quella infinita e maestosa bellezza incanta dalla ragazza che a fianco a lui, percorre un cammino comune ad entrambi.

Non conta tanto quello che si vive, per quanto ricco di sfumature emotive ma quello che si prova nel cammino sempre con una più autentica connessione con se stesso. La Veronica, forse, condivide le stesse difficoltà di Luke e non rappresenta quindi un qualcosa di più alto ed evoluto ma principalmente una compagna di viaggio (spirituale) perché i cuori di entrambi, uniti in questa magica avventura, possano portarli verso un’altra dimensione, più vicina alla propria reale essenza al di la della solite maschere sociali che appesantiscono la vera natura dei nostri protagonisti.
Riuscirà quindi Luke ad affrontare questa ennesima sfida allo stesso tempo comunicando alla Veronica i propri veri sentimenti? Ancora una volta, solo il cammino percorso con coraggio può darci il responso sempre però con la certezza interiore che non è importante camminare ma sentirsi vivi nel farlo, sempre mano nella mano con la Veronica.