
All’inizio del percorso Luke non è consapevole che la vulnerabilità possa rappresentare un punto di forza ed anzi pensa erroneamente che possa apparire agli occhi degli altri, e della Veronica in particolare modo, come un punto di debolezza.
Pensa che nel rapportarsi alle ragazze sia fondamentale l’aspetto più “egoico” riferito alla personalità e quindi sia vitale fare cose “fighe” per poter essere percepiti come quello giusto con cui uscire. Molta di questa illusione, che verrà distrutta durante il percorso insieme alla Veronica, è alimentata, più o meno consapevolmente, dai film americani ambientati nelle high school dove il capitano della squadra di football, per quanto Luke non ne condivida la superficialità, è per l’appunto quello figo che si porta a casa sempre le ragazze più carine.
Al netto di tutto questo, comunque, anche le esperienze del passato portano Luke a pensare spesso inconsciamente che ciò che è possa non essere sufficiente per attrarre una ragazza che le piaccia veramente, prima di tutto da un punto di vista relazionale. Ecco che quindi il percorso che inizia serve proprio per aiutarlo ad andare oltre tutto questo perché possa riscoprire la sua vera essenza spesso celata da anni di personalità alimentata da tanti progetti.
La Veronica, per quanto la sua “finalità” sia più alta rispetto alla semplice frequentazione, ama Luke per ciò che è realmente al di là delle infinite maschere spesso necessarie per poter sopravvivere. Per Luke stesso tutto questo risulta rivoluzionario: poter essere amato per la sua vera natura al di là di ciò che fa in termini di hobby e passioni che lui ritiene possano essere interessanti agli occhi dell’altro sesso. Il cammino che la Veronica e Luke percorreranno insieme andrà ben oltre tutto questo perché Luke stesso possa ritrovare la connessione con il proprio cuore e la propria essenza più profonda e autentica.
La mente spesso lo porta a bloccare la sua fragilità, spesso rispecchiata dalla Veronica, per paura di non essere accettato per come è realmente. Tutto questo non è conscio all’inizio della storia e sarà proprio il dipanarsi degli eventi che lo porterà ad una più alta consapevolezza per una migliore conoscenza di se, del vero se, oltre le maschere e le etichette spesso limitanti che imbrigliano la sua vera natura.

Il suo cuore, ora alimentato dalla vicinanza non solo fisica della Veronica, pulsa forte ogni giorni di più per liberarsi dalla gabbia in cui è ristretto e starà a Luke trovare il modo per farlo volare libero con il coraggio di sperimentare quello che il percorso gli offre ogni giorno. La pratica è ben più difficile della normale routine quotidiana ma allo stesso tempo molto più appagante nel fargli scoprire diverse modalità di relazione con la sua vita e con il femminile dentro di se.
Tutto questo lo porta quindi a voler conoscere a fondo la Veronica forse come frutto della sua volontà profonda di andare più a fondo dentro se stesso per ritrovare alcune parti di se che erano rimaste indietro in un cammino di vita troppo spesso inautentico e veloce rispetto al respiro del suo cuore che risuona su frequenze ben diverse. Sin dall’incipit di questa pazzesca avventura Luke sente che la Veronica non rappresenta tanto un frequentazione classica basata sull’attrazione fisica, ma è qui per farlo progredire verso sentieri spesso impervi ma essenziali per il suo sviluppo profondo.
In tutto questo, comunque, non mancano i momenti leggermente più superficiali che, paradossalmente, rappresentano una novità in un contesto molto spesso destabilizzante creato da un qualcosa di più alto e profondo perché Luke possa andare oltre il vecchio se stesso. Come già appurato la Veronica rappresenta, forse, lo specchio perfetto per Luke e lei stessa è probabilmente in cerca del vero se anche se non ne è pienamente consapevole.
Ancora una volta queste sfumature di consapevolezza arrivano mano mano che i due protagonisti percorrono il cammino spesso insieme e a volte soli ma sempre con un filo che li lega ad un livello invisibile perché possano procedere con il giusto equilibrio verso se stessi in maniera sempre più autentica.

Riusciranno in tutto questo? A differenza del Test in questo caso Luke non si trova a dover scegliere fra più ragazze e per quanto questo possa rendere il tutto a volte più semplice, per certi versi lo complica perché non li permette vie di fuga in uno svolgersi della storia molto più ristretto in un ambito quasi univoco con la Veronica.
Nel Test Luke aveva la possibilità di frequentare altre ragazze per potersi a volte liberare la mente allo stesso tempo trovando altri “specchi” che gli permettessero di comprendere meglio ad un altro livello il cammino che stava compiendo. In questa storia, invece, la Veronica è l’unica compagna di viaggio senza che, tra l’altro, siano presenti altri amici di Luke a supportarlo e a fornirgli spesso un sostegno in più.
All’atto pratico Luke si rende conto che non ha bisogno di nessuno poiché tutto ciò che gli serve è già dentro se stesso in attesa di essere risvegliato da questo cammino iniziato senza che ne avesse la piena consapevolezza.
Il mistero che all’inizio pervade la storia rende tutto più difficile ma anche efficace perché Luke stesso non si faccia portare fuori strada dalla sua stessa mente sempre così impegnata nel volerlo proteggere da paure mai reali e basate su esperienze del passato.

Diventa quindi interessante constatare come possa affrontare al meglio tutto questo allo stesso tempo sentendo cosa la Veronica gli risveglia dentro esperienza dopo esperienza senza che vi sia mai realmente una pausa in un contesto spesso irreale poichè frutto di qualcosa di immaginato che non rappresenta la vera realtà sempre che ne esista una.
La Veronica da subito viene vista come una guida che possa aiutare Luke ponendosi ad un livello superiore di evoluzione ed è interessante quindi percepire se tutto questo venga confermato quando il cammino inizia effettivamente.
La Veronica rappresenterà davvero una guida per Luke oppure sarà al suo stesso livello uniti mano nella mano in questo folle sentiero percorso insieme?
I dettagli perdono di importanza nel momento in cui ci si rende conto che conta solo la panoramica in termini di ascolto e conoscenza di se andando oltre il velo di Maya che troppo spesso, se non sempre, impedisce di sentire cosa il cuore comunica.