
Quello che Luke pensa possa limitarlo nel suo cammino con la Veronica si rivela essere invece un illusione che lo imprigiona in un contesto quindi dove il vero blocco non esiste ma è semplicemente creato dalla sua mente così forte e sempre piena di dubbi.
Il paradosso quindi, è che se si lasciasse andare potrebbe vivere tutto quanto il suo cuore desidera ma la sua personalità, creatasi nel corso degli anni per eventi dolorosi del passato, per proteggerlo lo tiene rinchiuso, spesso a sua insaputa, in una gabbia raffinata che non lo fa procedere non tanto verso una meta esterna in un futuro che non esiste ma verso se stesso.
Luke quindi si crea da solo le sbarre che lo mantengo dov’è senza possibilità di sentirsi veramente libero come invece meriterebbe.
La Veronica che ogni sabato vede in pizzeria risveglia in lui passioni profonde che lo toccano dove non pensava fosse possibile e questo lo spinge, con sempre maggiore forza, a ricercare un modo per liberarsi da ogni catena mentale per mostrarle chi realmente è con tutta la sua infinita bellezza interiore davanti alla quale, nel corso degli anni, ha creato una corazza non solo caratteriale.
Nella Veronica vede sempre immancabilmente rispecchiata la propria vulnerabilità più genuina che si trova al di la di ogni maschera e di ogni dubbio in un non-luogo in senso fisico che è scevro da ogni preoccupazione che troppo spesso rendono il percorso esistenziale difficile da percorrere con equilibrio e pace interiore.
La sera nella quale inizia tutto Luke pensa che semplicemente conoscendo la Veronica potrà progredire ma non sarà così facile perché questo incontro, architettato da forze più alte per il bene di entrambi, scatenerà una serie di eventi assolutamente fuori dal comune che inviteranno Luke a guadarsi dentro con sempre maggiore onestà.
La Veronica da subito si dimostra essere diversa, per certi versi, da come Luke se la immaginava anche se mantiene la sua incredibile bellezza più sottile e autentica che ha attirato Luke dalla prima volta che l’ha vista al lavoro in pizzeria.
L’incontro darà quindi vita ad un cammino di risveglio per entrambi sempre maggiormente impegnati nel trovare dentro se stessi ciò che in passato hanno sempre e solo cercato esternamente.
Luke quindi si illude che la cosa possa evolversi come semplice frequentazione anche se, volendo essere spietatamente onesto con se stesso, percepisce già all’inizio che le cose saranno diverse, inaspettatamente diverse e lo metteranno alla prova come non è mai accaduto in passato.

Già la semplice relazione con una splendida ragazza rappresenta per lui un successo anche se i piani sono ben diversi e porteranno entrambi faccia a faccia con le proprie paure più profonde senza la possibilità di scappare come è successo in passato.
La mente di ognuno dovrà piano piano lasciare andare il controllo dando quindi la possibilità di sentire tutto ciò che è rimasto sommerso per anni in un contesto di assopimento esistenziale che ora dovrà essere risvegliato.
Niente di più sfidante per Luke che pensava, quando all’inizio la Veronica gli ha lasciato il numero, che il tutto potesse semplicemente tramutarsi in una bellissima storia con una ragazza che da un pò di tempo gli faceva provare emozioni che quasi non ricordava più.
Tutto ciò che Luke apprezzerà in lei, si renderà conto, sarà sempre uno specchio di ciò che già vive in lui ma che è stato abbandonato in passato a favore di una modalità di vita più mentale che non ha permesso di progredire come ha sempre sentito di meritare profondamente.
Il percorso insieme serve quindi uno scopo incredibilmente alto e profondo allo stesso tempo perché Luke possa elevarsi al di sopra di ogni trappola che la mente gli tende sempre per proteggerlo da paure mai reali ma sempre immaginarie in un presente che non viene mai vissuto a causa di ripercussioni di un passato che non viene lasciato andare e ancora genera i propri effetti sul nostro protagonista.
La Veronica contribuisce a creare involontariamente all’inizio della storia un clima di mistero dove la complicità che Luke sembra percepire in lei si rivela in realtà essere da subito qualcosa di diverso che non riesce, però, a decifrare chiaramente.
Questo perché servirà un diverso registro interpretativo che vada oltre i limiti della mente così abituata a filtrare tutto quanto arriva in base alle esperienze del passato, del quale Luke spesso non è conscio.
L’obiettivo primario che il cammino con la Veronica serve è proprio quello di rendere Luke sempre più consapevole di tutto quanto risiede in lui perché possa prenderne consapevolezza andando oltre ogni velo fittizio creato dalla sua personalità che gli impedisce di conoscersi realmente per quello che è.

Questo significherà molto spesso attraversare il dolore del quale non sarà sempre facile conoscere la causa anche se forse non sarà così importante poiché la saggezza del cuore andrà sempre oltre ciò che la mente può capire ad un livello molto superficiale.
Si denota quindi nel corso delle esperienze vissute mano nella mano con la Veronica un cambio di modalità di concepire la realtà dove la mente lascia con gradualità il timone perché sia il cuore, sempre più ardentemente, a prendere le redini di un’esistenza che possa essere sempre più autentica in connessione con il proprio se più profondo e libero da ogni imposizione e aspettativa sociale.
Luke non avrà quindi idea di cosa questo “casuale” incontro in pizzeria metterà in moto nella sua vita in un ambito spesso quasi irreale sospeso fra due dimensioni dove il tempo quasi si fermerà caratterizzato da una focalizzazione incredibilmente ristretta su di loro perché possano finalmente compiere quei passi interiori da troppo tempo rimandati a causa di paure create dalla mente.
Il successo non sarà mai messo in dubbio anche se paradossalmente non sarà la cosa più importante nel momento in cui il vero traguardo sarà la migliore conoscenza di se che Luke e la Veronica raggiungeranno dopo peripezie che non avrebbero mai potuto pensare di poter superare. Non ci resta che augurare ai due personaggi un buon ritorno a casa.
