
Nel corso del Test, per quanto arrivino da subito i primi successi con le ragazze, Luke continuerà ad avere in sé quella sensazione di dubbio che l’ha sempre accompagnato sin dall’infanzia.
Di base non è necessariamente una cosa negativa, al netto del fatto che sia necessario in ogni caso lasciare andare ogni giudizio, anche se di fatto tutto questo lo limita o quantomeno il nostro protagonista teme che possa essere presente qualcosa ad un livello incredibilmente profondo e sottile che limita il potere nella propria vita.
E’ una cosa da indagare anche se non ha mai saputo come e vi è anche il caso che non sia possibile andare oltre e trovare risposte esistenzialmente soddisfacenti dovendo quindi convivere con questa domanda sino alla fine.
La domanda stessa non è netta e precisa come la mente gradirebbe per un discorso di certezza ma si tratta primariamente di una percezione diversa rispetto alle persone che si trovano di fianco a lui quotidianamente che lo porta sempre a sentirsi come Jim Carrey nel Truman Show.
Forse il risveglio iniziato grazie alle esperienze del Test lo sta portando, paradossalmente, ad avere ancora più dubbi nel momento in cui percepisce la “realtà” intorno a lui come finta e limitata nel potergli donare una maggiore stabilità vitale.
Di sicuro non è la mente che può avere le risposte ma il cuore ed anche se Luke ne è consapevole, quantomeno ad un livello superficiale, non riesce a smettere di alimentare questo turbinio mentale che lo porta inevitabilmente sempre nello stesso labirinto dal quale non vi è uscita.
Probabilmente la mente stessa, pur con tutti si suoi limiti, può comunque aiutarlo organizzando la consapevolezza che arriva dal profondo come bolle che risalgono l’oceano senza quindi avere le chiavi della conoscenza ma potendo tradurre razionalmente ciò che scaturisce dal sentire di Luke man mano che gli avvenimenti lo colpiscono con sempre maggiore forza.
Le ragazze sono le principali scintille che permettono a Luke di riaccendere in se stesso quel fuoco che da troppo tempo era spento in lui.
Questo però porta ulteriori dubbi alimentati da questa irrequietezza esistenziale che non gli da tregua anche nei suoi giorni migliori.

Di base, come detto, non si tratta necessariamente di un qualcosa che possa rappresentare una minaccia anche se in effetti non vi è una migliore comprensione al riguardo con la mente stessa, quindi, sempre molto sulla difensiva per un discorso di sopravvivenza.
Luke sarà quindi destabilizzato da queste domande importanti che si manifesteranno sempre sotto forma di sensazioni che non lo lasceranno in pace anche quando una migliore connessione con se stesso potrebbe donargli una maggiore pace.
Forse la chiave di volta si nasconde nell’andare sempre più a fondo con il coraggio di accettare quanto arriva, cosa tra l’altro che Luke stesso sta già facendo.
Forse è solo una questione di pazienza senza però che nel frattempo vi sia la certezza sul fatto che il corso della vita vada nella direzione giusta, sempre che che ve ne sia una.
Luke non è quindi sicuro del fatto che vi possa essere una risposta, anche sotto forma di sensazioni, che possa fargli trovare quella chiarezza che da tempo va cercando.
Probabilmente andrà avanti tutta la vita, quindi anche dopo il Test, senza mai sapere se effettivamente possa arrivare una migliore consapevolezza oppure l’esperimento stesso a scuola ha l’obiettivo di aiutarlo in tutto questo.
Le cose quindi si complicano quando i maggiori successi di Luke con le ragazze lo portano ad alimentare questo meccanismo interiore che non gli da tregua, forse addirittura anche di notte.
E’ forse una questione di continuare a cercare oppure si tratta di fermarsi, quantomeno a livello mentale, perché possa emergere dal profondo ciò che il suo cuore sente come linfa vitale per una maggiore chiarezza.

Di tutto questo il nostro protagonista non parla mai con nessuno, non tanto per la paura di non essere compreso, cosa che invece rappresenta una certezza da sempre, ma per il fatto che non pensa di trovare esternamente delle risposte e dei punti di vita che possano aiutarlo a trovare ciò che cerca.
Già, ma cos’è che cerca? Luke non lo sa all’atto pratico anche se forse non serve una risposta netta come la mente desidererebbe nel momento in cui prevale l’aspetto emotivo per non dire spirituale dove conta primariamente l’ascolto di sé in termini più sottili.
Un pò come guardare un tramonto: non ti interessa conoscere la gradazione dei colori quanto sentire cosa il tutto ti trasmette.
Luke ne è consapevole anche se come sempre la pratica è tutt’altra cosa e lui stesso non sa come agire.
Al netto di eventuali trappole mentali che vogliono mantenerlo sempre nel solito posto, non necessariamente una semplice azione esterna è in grado di donargli quelle risposte che cerca e prova ne sono i successi con le ragazze che lo portano a divertirsi, a stare bene ma senza dargli quello che la sua parte più profonda richiede.
Luke sentirà sempre il suo cuore comunicargli cose importanti anche se non saprà mai come connettersi meglio alla propria interiorità tanto più nella vita quotidiana quando il controllo mentale e l’identificazione con il proprio ego sono davvero forti.
Si tratterà quindi di sanare questa divisione fittizia fra il proprio cuore e la propria mente che non può permettergli di avanzare in maniera efficace verso se stesso.
La Giulia e la Chiara gli rimanderanno sempre riflessa la sua bellezza interiore da troppi anni mascherata da strati di personalità che è ora di lasciare andare perché la propria essenza possa manifestarsi liberamente. Riuscirà Luke a trovare risposte soddisfacenti?
